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Oggi è la giornata mondiale dell’ambiente. Imperativo salvaguardare la biodiversità

Istituita nel 1972, la Giornata mondiale dell’ambiente quest’anno è volta a sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della biodiversità. Mai come quest’anno abbiamo potuto conoscere e vedere con i nostri occhi, tramite immagini provenienti da ogni parte del mondo, le conseguenze dell’azione umana sulla natura. Sono bastati due mesi di lockdown per vedere la natura riappropriarsi degli spazi ad essa sottratti, per pulire le acque dei nostri mari e l’aria che respiriamo.

Proprio i cambiamenti climatici e lo sfruttamento del suolo sono le principali cause del rischio di estinzione di flora e fauna. Solo il 20% delle specie è maggiormente protetto perchè vive in ambienti montani. A livello globale la situazione è persino peggiore: circa un milione di specie viventi, su un totale di 8 milioni, rischia l’estinzione entro pochi decenni e solo il 5% degli ecosistemi marini e terrestri è ancora intatto. Secondo un rapporto Ispra, infatti, tre quarti dell’ambiente terrestre e circa il 66% dell’ambiente marino sono stati pesantemente modificati dalle attività umane. Più di un terzo della superficie terrestre del Pianeta e quasi il 75% delle risorse di acqua dolce sono ora destinate alla produzione di colture o all’allevamento del bestiame. Sempre a livello globale, dal 1970 a oggi il volume della produzione agricola è aumentato di circa il 300%, mentre, di contro, la produttività del suolo è diminuita del 23%.

L’uso di fertilizzanti, l’invasione della plastica, i rifiuti dell’industria pesante tra cui metalli, solventi e fanghi sono tra le principali minacce alla biodiversità e agli ecosistemi e rappresentano un problema non solo per l’ambiente in senso stretto ma anche per tutti gli obiettivi di sviluppo sostenibile relativi a acqua, città, fame, povertà, salute, clima.

Molti grandi players si stanno facendo attori e promotori di comportamenti responsabili per aumentare la sensibilità della popolazione mondiale verso queste tematiche, perchè ciascuno può fare la differenza, con i propri comportamenti, con le proprie scelte, cambiando abitudini.

La quarantena sembra aver portato una maggiore consapevolezza nella popolazione verso alcune tematiche green come una maggiore attenzione per la raccolta differenziata e anche il successo dei bonus statali per l’acquisto di monopattini e biciclette sembrano remare nella direzione giusta di un cambiamento fattivo degli atteggiamenti, di maggior rispetto verso ciò che ci circonda. Bisogna interiorizzare il cambiamento affinchè diventi comportamento di routine. E voi cosa fate per non danneggiare l’ambiente?

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