E’ Rita De Marinis la vincitrice del X Premio Venere d’Oro, il premio promosso dalla CCIAA di Salerno e dal Comitato per l’Imprenditoria Femminile.
Il premio, una spilla d’oro e diamanti, è stato conferito alla manager della R.P.N. srl, l’azienda che ricicla pneumatici fuori uso per la produzione di granuli, polverino e mattonelle per la creazione di pavimenti anti-trauma, realizzando l’obiettivo del rifiuto “0” dell’economia circolare.
Nel corso della cerimonia, tenutasi il 29 ottobre, sono stati assegnati altri riconoscimenti: il premio idea innovativa è stato assegnato a Annamaria Cascone della omonima azienda agricola, il premio ricerca e sviluppo a Martina D’Ambruosio della Fattoria Lo Porto Soc. Agr. a r.l., il premio recupero e valorizzazione delle tradizioni a Carla Maria Giuliani della Tenuta Giuliani, il premio internazionalizzazione a Margherita De Luca della Karma srl, premio occupazione femminile a Serena Moscato di Giallo Limone, premio conciliazione del tempo a Lucia Moscato della ditta L’uovo d’oro, il premio salute e benessere a Francesca Pizzuti della MI.FRA. srl, il premio azienda green a Maria Rosaria Spano de I Nobili Boutique srl. Infine, Vira Carbone (nella foto), conduttrice della trasmissione televisiva Buongiorno Benessere in onda su Rai1, si è aggiudicata il premio “Donne d’Eccellenza”.
Il premio è stata anche l’occasione per fare il punto della situazione dell’imprenditoria femminile nella provincia di Salerno.
Le imprese rosa al giugno 2021 sono oltre 28.000 e rappresentano il 23,4% del tessuto produttivo. Percentuale, questa, che vede Salerno e la sua provincia con quote rosa più alte rispetto sia alla Campania (22,9%) che al resto d’Italia (22%).
Commercio, agricoltura e turismo sono i settori principali di sviluppo delle imprese femminili. Nel commercio, 1 impresa su 4 è donna.
Prevalgono le strutture imprenditoriali deboli tra quelle femminili: il 63,5% delle imprese femminili sono ditte individuali.
Lo scoppio della pandemia da Covid-19 conferma il trend nazionale anche nella provincia di Salerno: il comparto imprenditoriale femminile è quello che ha maggiormente sofferto per le restrizioni e le chiusure imposte per contrastare la diffusione del virus e le donne sono state le più penalizzate.
Nel 2020 si è registrato un -28,2% di iscrizioni femminili al registro delle imprese, rispetto al 10,6% di quelle a conduzione maschile. Il 28,1% delle attività femminili ha chiuso nel 2020, facendo dunque registrare un saldo positivo tra chiusure ed aperture.