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Più forte della paura. Il libro di Antonella Napoli presentato a Salerno

Nella suggestiva cornice del Circolo Canottieri Irno di Salerno, la giornalista Antonella Napoli, in diretta da Roma a causa del Covid, ha presentato il suo ultimo libro dal titolo “Più forte della paura – Storia dell’innocenza spezzata e dell’impegno di un ambasciatore“, editore All Around.

Il libro è la storia di Suleya, purtroppo comune a tanti bambini del Congo e di altri paesi dove l’infanzia è negata da logiche criminali che trasformano i minori i soldati. «Un libro che è un pugno nello stomaco ma che ha un lieto fine e che vuole comunicare un messaggio: quello che ci si può impegnare, anzi, ci si deve impegnare per estirpare questa piaga», è il commento dell’autrice.

Un esempio di come farlo è stato quello dell’ambasciatore italiano nella Repubblica Democratica del Congo Luca Attanasio, assassinato nel 2021, a cui il libro è dedicato. Un omaggio all’impegno dell’uomo, oltre che del diplomatico, con cui l’autrice ha condiviso una parte del proprio lavoro di documentazione di questo fenomeno spesso dimenticato.

Alla presentazione, organizzata dalla Presidente dell’Associazione S.O.Solidarietà Onlus Maria Aolide Tonin che condivide con l’autrice l’impegno di migliorare la vita delle popolazioni e dei bambini, in special modo della Nigeria, ha partecipato il Console Onorario della Repubblica Democratica del Congo a Napoli, Dott. Angelo Melone, che ha aggiunto: «molto si può fare per l’Africa, che è un paese che importa il 90% del fabbisogno di prodotti dall’estero ed esporta solo il 10% della propria produzione. Si può portare professionalità, know how e sviluppo» ed ancora, a proposito del Congo, «un paese che potrebbe essere il più ricco del mondo, avendo a disposizione l’85% dei minerali utili alla conversione ecologica ma che per motivazioni esogene ed endogene non è riuscito a svilupparsi».

I diritti d’autore derivanti dalla vendita del libro andranno ad un’associazione romana che si occupa proprio del recupero dei bambini soldato. E’, questo, un esempio di cosa si può fare queste popolazioni: aiutare i cooperanti nella loro attività e progetti per salvare questi minori per i quali quella di diventare soldati è spesso l’unica opzione ma che non è mai una scelta.

Oggi Antonella Napoli parteciperà a distanza ad un’altra presentazione organizzata dalla Tonin ed S.O.Solidarietà a Contursi presso le Terme Rosapepe insieme a Don Umberto D’Incecco, Direttore dell’Ufficio Diocesano per la Promozione della Cooperazione missionaria per le Chiese.

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