La quotidianità della famiglia social @IMartuccia09 seguita da una community di oltre 2milioni di persone che la sostengono.
Non c’è nessuna retorica nel modo in cui Paola Sivoccia, mamma di Marta Cupo, racconta la sua quotidianità e quella della sua figlia adolescente.
Perché potrebbe esserci retorica? Potrebbe essercene. Un rischio che si corre ogni qualvolta si raccontano la disabilità o le difficoltà di una malattia.
Quelle che, sicuramente Paola e la sua (bella) famiglia sperimentano ogni giorno, non fosse altro che per l’inciviltà imperante per le strade, dove di frequente gli scivoli dei marciapiedi sono occupati da auto in sosta selvaggia.
Ma facciamo un passo indietro, per chiarire chi è Paola ai, forse pochi, che non la conoscono ancora.
Paola vive a Salerno ed è una mamma, la mamma di Marta, una ragazzina adolescente che, a seguito di un problema verificatosi durante il parto, ha riportato una paralisi infantile che la costringe su una sedia a rotelle e non le consente di parlare chiaramente.
Paola è una blogger con oltre 2 milioni di follower.
Paola è la mamma de @imartuccia09, il profilo social, attivo sulle varie piattaforme di social network, attraverso i quali racconta la sua esperienza mamma di una ragazzina con delle difficoltà. Lo fa con spirito baldanzoso e con la voglia di comunicare un messaggio alle persone e alle famiglie che, similmente alla sua, hanno una vita complicata. Quello di non mollare, di non perdersi d’animo e di essere resilienti.
I suoi video ci mostrano una donna (quasi) sempre di buon umore, attiva, instancabile e sorridente. Il suo motto è di vedere il bicchiere sempre mezzo pieno ed è con questo animo che Paola affronta la vita.
Nei suoi post condivide attimi delle sue giornate, dalla preparazione di Marta per portarla a scuola, a quella di un pranzo veloce, al rientro da scuola di Marta e Marco quando ne ascolta l’umore e le impressioni, alle uscite in famiglia per una passeggiata o per un pranzo domenicale.
E Marta partecipa, sorride, interagisce, in un dialogo che fa bene a lei, che progredisce gradualmente anche attraverso l’interazione con i follower e che ammettiamolo, fa bene anche a chi la segue. E’ un messaggio di speranza e di forza.
E una forza della natura è, infatti, Paola per l’energia che sprigiona e che, giocoforza, deve usare per preparare, accudire una Marta che cresce, una giovane donna che vive i cambiamenti naturali del suo corpo. La vediamo perciò sollevare di peso, senza nessuna lamentela, la Marta signorinella, che tiene a vestire alla moda, ad acconciarle i riccioli ribelli, assecondando il vezzo femminile di entrambe di sentirsi belle e sempre a posto.
Ma Paola non è sola in tutto questo. Ha un marito, Fabio Cupo, che la supporta quotidianamente e un altro bambino, Marco, che è un’altra piccola colonna di questo nucleo affettivo in cui nessuno dimentica mai gli altri componenti.
Questa è, forse, la sfida più grande di Paola. Non lasciare nessuno indietro, a partire dalle persone a lei più vicine oltre a Marta: Marco e Fabio e i nonni, ai quali Marta è molto affezionata.
Con i capelli rasati, quasi una novella “soldato Jane”, Paola combatte una battaglia che è anche di civiltà, contro l’indifferenza che spesso si traduce in strafottenza.
Nella sua borsa non mancano mai gli adesivi, raffiguranti un escremento, che si è fatta stampare per posizionarli sui parabrezza delle auto che parcheggiano ostruendo gli scivoli, senza che i conducenti si rendano conto del grave disagio che causano ad una persona che si muove su una sedia a rotelle, ancor più se non accompagnata.