Il cibo è cultura. In una ricetta sono condensati storia, tradizione, patrimonio agroalimentare e poi profumi, ricordi.

Senza dubbio il cibo, specie per noi italiani, rappresenta una parte importante del nostro modo di essere e relazionarci.

“Prendiamoci un caffè”, “mangiamoci una cosa insieme” e frasi simili sono dei pretesti e delle occasioni per stare insieme, un invito ad una convivialità che spesso dirime questione, riappacifica, conclude affari, crea rapporti.

Preparare un cibo in compagnia poi diventa rito, familiarità, condivisione, esperienza, legame.

E’ in questo solco che si sviluppa l’esperienza emozionale di partecipare ad attività nei borghi dove alcune attività, certi gesti antichi, di forgiare con le proprie mani un manufatto da assaporare, nella sua semplicità e nella sua genuinità, diventa momento di crescita, di conoscenza, di cultura, appunto.

E allora ecco che anche preparare un tarallo, diventa cultura.