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Back to your future. Un progetto per giovani NEET

In partenza il progetto rivolto ai NEET (chi non studia, non lavora e non segue percorsi formativi) e ai giovani a rischio di dispersione scolastica con l’obiettivo di supportarli nel ritrovare la motivazione e le competenze necessarie a costruire per sé stessi un futuro professionale.

Si chiama Back to your future ed è un progetto di CSR voluto da TESYA – Gruppo internazionale leader nella fornitura di servizi e soluzioni integrate B2B presente in diversi settori (dalle costruzioni alla transizione energetica, fino alla gestione di cantieri e logistica) – in linea con il proprio sistema valoriale e il purpose, fornisce il proprio contributo a favore delle comunità in cui opera rafforzando il rapporto con le stesse e ponendo al centro le persone.

Incollaborazione con il Centro Italiano per l’Apprendimento Permanente (CIAPE), associazione no profit specializzata nella formazione con una nutrita rete di centri di formazione internazionali – quali Animam Viventem, Santa María la Real fundación, Dante e STEP – la prima edizione dell’iniziativa coinvolge 90 giovani dai 18 ai 35 anni provenienti da Italia, Spagna e Portogallo, Slovenia e Croazia. Affiancati da altrettanti dipendenti di TESYA delle varie aziende del Gruppo in qualità di formatori, le ragazze e i ragazzi verranno coinvolti in un iter formativo ad hoc.

Su base volontaria e durante le ore lavorative messe a disposizione dall’azienda, le persone di TESYA nei Paesi coinvolti dall’iniziativa avranno l’opportunità di diventare parte attiva di Back to Your Future”, assumendo il ruolo di guida per i ragazzi e contribuendo direttamente alla loro crescita.

“In Italia, il 17,5%  dei giovani tra i 15 e i 34 anni è ascrivibile alla categoria dei “NEET”, mentre, in Europa, tale statistica si attesta all’11,2% , riferendosi alla fascia di età tra i 15 e i 29 anni. Un fenomeno che va inquadrato includendo anche i ragazzi a rischio dispersione scolastica: si calcola siano l’11,5%  sul suolo nazionale, mentre su quello europeo il 9% . Numeri preoccupanti che impongono a tutti gli attori sociali, e quindi anche alle imprese, di fare la propria parte con determinazione. Sostenere i giovani che si trovano ai margini del mercato del lavoro non è solo un dovere collettivo, ma anche un’opportunità per arricchire il tessuto produttivo con nuove competenze e talenti. Crediamo fermamente che investire nel capitale umano sia essenziale per garantire la crescita sostenibile delle comunità con le quali ci relazioniamo per affrontare le sfide economiche e sociali del futuro“, ha dichiarato Lino Tedeschi, Presidente e CEO del Gruppo TESYA.

“Per i giovani che vivono in una condizione di fragilità, avere un mentore significa ricevere una guida e un supporto che spesso mancano nelle loro vite, in grado di ascoltarli e di aiutarli a navigare nelle sfide personali e professionali. Attraverso il coaching, acquisiscono competenze fondamentali per il loro futuro, come la gestione del tempo e la definizione degli obiettivi. Inoltre, l’interazione con professionisti del mondo del lavoro può aumentare la loro motivazione e autostima: sentirsi visti e supportati li spinge a impegnarsi di più e a credere nelle proprie capacità.”, ha commentato Eleonora Perotti, Presidente e CEO di CIAPE.

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