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Dal 29 novembre al 1 dicembre “Spore” a Salerno. Il festival dell’incontro

Prende il via il 29 novembre la prima edizione di “SPORE”, tre giorni di eventi, da venerdì 29 a domenica 1 dicembre, interamente progettati da under-35, che coinvolgeranno iMorticelli, nel centro storico di Salerno, per riflettere insieme sul tema dell’Incontro nelle sue possibili declinazioni: caso, scambio, rituale.
 
“SPORE” è uno dei progetti emersi durante le giornate di “Do It Yourself – Do It Ourselves”, il percorso ideato da Blam – promosso da Regione Campania e dal Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale nell’ambito dell’avviso “I giovani e la Cultura della Rigenerazione Sociale” – con l’obiettivo di stimolare il protagonismo e il senso di appartenenza dei giovani under-35 residenti in Campania all’interno delle proprie comunità di riferimento, abilitando i partecipanti verso nuove forme di imprenditorialità culturale per valorizzare i luoghi del patrimonio
 
“SPORE” nasce dall’esigenza dell’incontrarsi per esplorare i temi che la nostra epoca ci chiede di affrontare, in un ambiente che possa essere sicuro ed inclusivo, capace di promuovere il dialogo, l’ascolto e la condivisione. “In un’epoca di crisi relazionali, sembra quasi rivoluzionario andare in-contro, posizionarsi, ritrovarsi, di fronte l’altro, o di fronte a sé stesso. L’incontro diventa occasione per ri-conoscersi, nelle differenze e nelle similitudini con gli altri; rappresenta un bisogno, in risposta alla solitudine o al desiderio di confronto; implica costruzione, di relazioni e legami, tossici o virtuosi” – sottolineano dal team di curatori e curatrici di SPORE.
 
Prima giornata di eventi venerdì 29 novembre, si parte alle 10:00 con “Spore in città”,  disseminazione e performance nel centro storico con Flavia D’Aiello. Alle 21:00 all’interno de iMorticelli, Largo Plebiscito, spazio al “WANNABE Live Podcast” con Claudia Fauzia (alias La Malafimmina) e Giulia Mei. Una chiacchiera a più voci che favorisce l’incontro tra le due ospiti, entrambe provenienti da Palermo: Claudia, attivista ed economista specializzata in studi di genere che includono la questione meridionale nel tema, da poco in libreria con “Femminismo Terrone”, libro scritto insieme a Valentina Amenta e pubblicato da Edizioni Tlon, e Giulia, cantautrice attenta all’empowerment femminile anche attraverso le sue canzoni tra cui “Bandiera”, esplosa sui social dopo la sua esibizione sul palco di X Factor. L’obiettivo è esplorare e discutere delle prospettive che perseguono nella loro pratica, tracciando nuove strade che possano essere d’ispirazione per le generazioni più giovani, stimolando flussi, scambi, in risposta all’urgenza di immaginare nuovi futuri possibili che non siano predefiniti e progettati da altrə, per noi. A seguire il concerto di Giulia Mei e in chiusura il dj-set di dj Kowu.
 
Sabato 30 novembre dalle 10:00 alle 12:30 in scena “Rituale”, workshop di danza e movimento espressivo con Angela Esposito (Koros Danze). Dalle 18:00 prende il via “Deerrare”, laboratorio teatrale a cura di Francesco Savino per perdersi, scoprirsi e stimolare tutti e cinque i sensi attraverso l’uso del corpo e della fiducia nella relazione con l’altro e piccole improvvisazioni guidate, e alle 22:00 il concerto dei Fiori di Cadillac.
 
Domenica 1 dicembre dalle 10:30 alle 14:00 “Play & Brunch”, un brunch condiviso per conoscersi attraverso giochi da tavolo di squadre a cura di Kaboom; dalle 17:30 al via invece “Rituali e relazioni, la chiave per una connessione autentica”, un workshop di psicologia a cura di Lucretia Paravai. Il workshop affronta il tema dei rituali e delle abitudini nelle relazioni, analizzandoli lungo un continuum che va da comportamenti adattivi a quelli disfunzionali. Dalle 20:30 prende forma invece lo “Speed Day”, ovvero un’esperienza ibrida tra speed date, cena, performance: attorno ad una grande tavolata, si ruoterà per conoscere nuove persone e ospiti speciali, passando per performance e domande. Tra gli altri, con: Growing Greener, Lucretia Paravia, Marilena Vitale e Alessandro Morlando.

BLAM
 
Blam è un collettivo di architette che progetta e attiva processi di rigenerazione urbana a base culturale via innovazione sociale con particolare attenzione ai temi del riuso del patrimonio e dello spazio pubblico. iMorticelli sono uno spazio ibrido nato in un’ex chiesa nel cuore del centro storico di Salerno in cui, sperimentando nuove forme di welfare culturale, si tessono relazioni intergenerazionali per attivare le comunità nei processi trasformativi e di cura della propria città.

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